12 settembre 2019 - L’intervento di saluto della presidente Paola Marini in occasione del concerto di ricordo del marchese Giuseppe Roi

12 settembre 2019 - L’intervento di saluto della presidente Paola Marini in occasione del concerto di ricordo del marchese Giuseppe Roi

Di seguito la traccia del discorso della presidente Paola Marini. Per ascoltare la versione realmente enunciata, compreso l'intervento del Sindaco, in allegato vi è il file audio:
 

"Signor Sindaco, Autorità, Signore e Signori,

come presidente della Fondazione Giuseppe Roi sono lieta di darvi il più cordiale benvenuto a questa serata in ricordo dei dieci anni dalla scomparsa dell’illustre cittadino, del mecenate generoso e illuminato, dell’amico e familiare di molti presenti. Scomparsa avvenuta nel 2009, il 24 maggio, data a breve distanza della quale, il 26 maggio scorso, il Comune di Vicenza, con la Direzione dei musei Civici, ha organizzato attività culturali ed educative all’interno del Museo di Palazzo Chiericati, a cui hanno aderito anche il Museo Palladio e il Museo Roi di Bassano del Grappa.

Non credo che potrebbe esserci cornice più alta e adeguata del Teatro Olimpico, nel cui frons scenae l’intera classe dirigente di Vicenza si rappresenta alla fine del XVI secolo, grazie ad Andrea Palladio e ai suoi collaboratori, testimoniando i valori di sobrietà, orgoglio, cittadinanza, di rigore, di cultura che avevano contrassegnato il mondo classico.

Degno erede di questa tradizione, un po’ della quale, credo, risiede nel DNA di ciascun vicentino, Giuseppe Roi ha fatto della Cultura e dell’Arte - volutamente non uso il termine a mio avviso troppo abusato di Bellezza – una ragione di vita, a favore di un’intera comunità e del suo territorio, di cui è stato uno straordinario ambasciatore, con beneficio dell’intera società e, credo e spero, anche con sua soddisfazione personale. Per questo il Comune di Vicenza gli conferì nel 1985 la medaglia d’oro della città.

Innumerevoli sono le declinazioni di un impegno militante che ha segnato la sua intera vita, dandole il senso più profondo: dalla presidenza, a soli trent’anni, della Società del Quartetto, fondata nel 1910 dal bisnonno Antonio Fogazzaro, alla irripetibile guida dell’Ente Provinciale del Turismo (1956 -1973), dalla battaglia per le ville venete al fianco di Giuseppe Mazzotti, Giovanni Comisso, Renato Cevese, sino alla fondazione dell’Ente per le Ville Venete di cui ricoprì la presidenza dal 1960 al 1970 e alla prima presidenza della sezione vicentina di Italia Nostra (1965 -1969).

Nell’Italia, nel Veneto del dopoguerra che crescevano esponenzialmente dimenticando rapidamente ataviche sofferenze, il rischio era di perdere insieme agli antichi ideali anche la memoria, l’arte, il paesaggio. Nell’euforia dello sviluppo operoso il rischio era grande; alcuni, tra cui Boso Roi, lo capirono e si adoperarono instancabilmente per limitarne i danni.

La visione internazionale che sempre lo caratterizzò lo indusse ad essere uno dei soci fondatori di Europa Nostra, e poi vicepresidente, quale rappresentante italiano, dal 1996 al 2003, e ad aderire ai Comitati per la salvaguardia di Venezia, nati a seguito dell’acqua granda del 1966, prima a Save Venice e poi a Venetian Heritage. Fu anche capofila del Comitato internazionale per la tutela e la conservazione dell’antico Arsenale di Venezia, anticipando un tema che purtroppo è ancora ben lontano dal trovare una soluzione.

Fondatore, con il Soprintendente Piero Gazzola, dell’Istituto Italiano dei Castelli (1964), Roi fu poi in prima linea nel propugnare l’inserimento di Vicenza e delle ville palladiane tra i siti protetti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.

Membro dell’Accademia Olimpica, fu tra i fondatori del Centro Internazionale di Studi Andrea Palladio di cui proprio quest’anno ricorre il sessantennale, partecipando sollecitamente alla vita dell’istituto, come presidente e come consigliere.

Nessun aspetto della cultura sfuggiva alla sua curiosità quasi onnivora e alla sua attività instancabile. Dall’Accademia della Cucina al Teatro, al Balletto, in una visione che spesso univa insieme le varie arti e che sempre aveva come obiettivo finale la crescita e il benessere della comunità. Anche per questo incarnava perfettamente la visione del Rotary Club, di cui fu presidente a Vicenza e governatore del Triveneto, Emilia-Romagna e San Marino.

E’ questo il senso delle donazioni dei beni e delle collezioni di famiglia ad enti e istituzioni che possano assicurarne il godimento pubblico: dal FAI per l’amata villa Fogazzaro di Oria, ai Musei Civici di Vicenza in primis e di Bassano, al Museo diocesano di Vicenza, alla Biblioteca Bertoliana, all’Accademia Olimpica.

E’ questo il senso della costituzione nel 1988 della Fondazione Giuseppe Roi con la finalità di promuovere, valorizzare, divulgare l’arte e la cultura, sostenendo in particolare il Museo Civico e i musei vicentini.

Personalità vivacissima ed affascinante, carattere tanto trascinante quanto ordinato ed esigente, Giuseppe Roi è stato un campione anche nei rapporti con le persone, a cominciare dalle più semplici ed umili, dai collaboratori ai funzionari delle istituzioni culturali con cui intratteneva innumerevoli rapporti.

Ci ha insegnato a coltivare la passione per la conoscenza, il valore della cultura che apre ogni porta e che ci mette al centro del mondo, dove Boso Roi è stato letteralmente.

Non possiamo tradire, vorrei dire un’altra volta, il suo entusiasmo e la sua fiducia. Abbiamo per questo davanti a noi ancora molto lavoro dopo quanto hanno fatto saggiamente Ilvo Diamanti e Andrea Valmarana. Sappiate che con il Consiglio di amministrazione e con il Collegio dei revisori, entrambi coralmente presenti questa sera, consideriamo un onore poterlo fare e, per quanto mi riguarda, una piccolissima restituzione di quanto ho ricevuto da lui.

Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione della serata a cominciare dal Maestro Fabio Missaggia con l’Orchestra barocca del Veneto “I Musicali Affetti” e il Bonporti Antiqua Ensamble diretti da Fabio Bonizzoni."

FONDAZIONE GIUSEPPE ROI ONLUS

  • Contra' S. Marco 37 - 36100 Vicenza (VI)

  • Orari apertura mesi Novembre e Dicembre:
    da lunedì a venerdì
    dalle 14:30 alle 17:30

Contatti

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